Serie A: i temuti acquisti a parametro zero al tempo del calciomercato
I cosiddetti acquisti a parametro zero non sono così frequenti ma ve ne sono stati di clamorosi e rappresentano spesso una perdita economica rilevante per le società che non riescono a trattenere i calciatori.
Ci sono prevalentemente 2 casistiche associabili agli acquisti a parametro zero, la più comune è il mancato rinnovo del contratto da parte di una società di calcio nei confronti di un tesserato. Accade questo quando l’atleta, per le più svariate ragioni, non rientra più nei piani della società. Ovviamente il primo tentativo è quello di provare a cedere il giocatore, ma se questo non accade, semplicemente, non gli si rinnova più il contratto. Il secondo caso, particolarmente temuto dalle società, rappresenta l’opposto del caso precedente. È infatti l’atleta a non volere rinnovare per poter migrare verso una società più prestigiosa e in grado di pagare somme d’ingaggio più sostanziose. Per la società che perde l’atleta la cosa può configurarsi come un rilevante danno economico, ma le regole del gioco queste sono e sta alla società di partenza adoperarsi perché questo non accada. Possiamo far coincidere l’origine del parametro zero dalla nota “Sentenza Bosman” del 1995. A far data dal 1995 gli atleti svincolati sono liberi di spostarsi a piacimento, un po’ come l’abolizione del tacito rinnovo nell’assicurazione RCA.
Mentre scriviamo sono numerosi i calciatori che stanno trattando il rinnovo ma per i quali si configura anche la possibilità di spostarsi a parametro zero. Il caso più eclatante è quello dello juventino Paul Dybala, ma nelle stesse condizioni ci sono il Milan con Frank Kessie, l’Inter con Brozovic, ma ci sono anche, per citarne alcuni, Luiz Felipe, Strakosha e Marusic della Lazio, Romagnoli del Milan, Freuler dell’Atalanta, Belotti del Torino e tanti altri ancora.
Estate 2000: il passaggio di Baggio al Brescia.
Quando Baggio decide di accettare la richiesta di passare al Brescia di Carletto Mazzone, egli ha appena fatto 2 stagioni all’Inter non proprio soddisfacenti, principalmente per gli infortuni ma anche a causa della concorrenza. Approfittando di potere svincolarsi a parametro zero Baggio inizia una nuova avventura in provincia, ma ricca di soddisfazioni. Nei 4 anni passati a Brescia in veste di capitano si rivela determinante per la permanenza in serie A della formazione, realizzando 14 assist ma soprattutto 46 gol in circa 100 presenze.
Estate 2011, Andrea Pirlo: dal Milan alla Juventus.
Altra situazione paradossale. Dopo 10 anni in rossonero Andrea Pirlo si svincola a zero senza che Allegri proferisse verbo. Lo stesso Allegri se lo ritroverà l’anno successivo in squadra, quando approderà a sua volta alla Juve. Pirlo resterà in bianconero per 4 stagioni vincendo 4 scudetti consecutivi.
Estate 2011: Miroslav Klose, dal Bayern Monaco alla Lazio.
Questa volta è il Bayern Monaco a fare un bel regalo alla Lazio facendo partire a parametro zero un bomber di razza e gran signore fuori e dentro il campo, di nome Miroslav Klose. Beniamino della tifoseria laziale Miroslav Klose, in 4 anni, ha totalizzato 171 presenze segnando 63 gol e fornendo 35 assist.
Stefan de Vrij, dalla Lazio all’Inter – estate 2018.
Per un laziale che viene eccone un altro che va. La partenza dell’olandese provocò particolare delusione nell’ambiente laziale, sia per una percezione di scarsa gratitudine di Stefan de Vrij, sia per l’incidente occorso all’ultima di campionato, quando un suo errore causò il rigore che regalò la qualificazione dell’Inter, sua futura squadra, alla Champions, contestualmente all’esclusione della Lazio. La società nerazzurra aveva pensato bene di comunicare la firma dell’accordo col difensore olandese pochi giorni prima della partita spareggio per la Champions.
In tempi recentissimi, infine, non si può non fare cenno del passaggio del portiere della Nazionale Donnarumma, sempre a parametro zero, dal Milan al PSG e del forte centrocampista Hakan Calhanoglu dalla sponda rossonera a quella nerazzurra. Entrambi gli svincolamenti hanno causato sconcerto e delusione nella società, ma soprattutto nella tifoseria rossonera. L’addio del turco, tuttavia, è ancora più sofferto vista la scelta della squadra di destinazione.